Un gran bel “viaggio” (ayahuasca e dintorni)
Sicuramente quello dell’ayahuasca è un argomento delicato e da non trattare con leggerezza, ma nemmeno la si può considerare una “droga” come viene ingiustamente classificata in italia o in altri paesi, solo perchè alla base di tutto c’è sempre ignoranza e disinformazione.
La bevanda dell’ayahuasca si ottiene dall’ebollizione di due piante cioè la liana Banisteriopsis caapi e le foglie dell’arbusto Psychotria viridis, che, a differenza delle droghe, non da assolutamente dipendenza (questo la dice lunga) ed ha proprietà “mistiche” tramandate da centinaia di anni.
Riportiamo la testimonianza di alcuni amici, che prima di partire per il Brasile, dove hanno partecipato ad una indimenticabile cerimonia di 4 gg, si erano letti, preoccupati, tutti gli articoli diffamatori e scandalistici sugli effetti “devastanti” dell’ayahuasca, al punto che dopo erano ancor più curiosi di provare a capire quanto ci fosse di vero: NULLA!
Come da sempre, i giornalisti, o forse è il caso di dire “giornalai”, devono vendere i loro servizi, pertanto li impostano in maniera scandalistica e distorta al fine di attirare con titoli spesso allarmanti e fuorvianti: “anche quest’anno decine di morti causate dall’ayahuasca!“, quando in verità le morti sono SEMPRE e SOLO causate dall’irresponsabilità di chi si affida a guru “occasionali” o a sciamannati più che sciamani, e da chi arriva a vivere questa esperienza senza un’adeguata preparazione e una reale motivazione spirituale. Turisti stupidi che muoiono per le loro balordaggini, perché la morte non è mai imputabile alla bevanda, bensì alle reazioni imprevedibili di chi non viene seguito e protetto come invece dovrebbe essere!!
“Sono appena rientrato da un meraviglioso ed emozionante viaggio in Brasile, durato 15 gg. di cui solo 5 passati in ritiro per la cerimonia e i successivi a godere le meraviglie ambientali del paese, ma lasciando continuare a far fluire l’effetto della bevanda, che continua anche dopo” .
Questa la testimonianza di uno degli amici del gruppo che ogni anno si reca in Brasile al seguito di un noto scienziato ricercatore e sciamano, per vivere in pieno quell’esperienza formativa, depurativa a tutti i livelli e spirituale. Quello che ci sentiamo di dirvi è che sconsigliamo di fare questa esperienza se non si è appunto seguiti come nel caso dei nostri amici e nemmeno di prenderla alla leggera e farla come curiosità turistica, perchè si potrebbe restare delusi o ancor peggio “puniti” per questa leggerezza, direttamente dalle leggi universali!
” IL nostro, per un gruppo di 30 persone, era l’epilogo di un percorso formativo olistico scientifico, durato oltre un anno: eravamo tutti preparati e consapevoli a fare tale esperienza. Tre settimane di dieta depurativa antecedenti il viaggio, digiuno terapeutico nei 4 giorni di esperienza e dieta conservativa nelle tre settimane successive… A noi non è successo nulla, o meglio è successo tantissimo ma in termini di visioni, esperienze e messaggi di vita condivisi e portati nel cuore con noi in Italia. La fine del (per)corso formativo ha paradossalmente coinciso con l’inizio di una nuova fase di vita terrena consapevole in nome di una ritrovata o rinnovata fede in Dio (ognuno ha il proprio). Potrei parlarne per ore, faticando però a farvi percepire quello che realmente si vede e si prova, soprattutto se chi mi legge non pratica e non conosce quelle che sono le leggi quantistiche e spirituali o non ha la fede”.
Noi concludiamo dicendo che ognuno ha il diritto e dovere di trovare il proprio cammino come meglio crede e che probabilmente lo scopo di questa vita terrena è quello di sperimentare, anche attraverso il dolore, per evolvere verso la luce eterna, perchè ogni esperienza, dolorosa o meno ha sempre un potenziale di apprendimento, ma non è dato a tutti, esserne consapevoli: ognuno ha i propri tempi o vite per elaborarlo.
Mi auguro che tu sia già nel tuo cammino.
Con amore,
L.L.