La notte di San Giovanni… tra erbe e streghe

Tra il 23 e il 24 Giugno la notte diventa speciale per chi raccoglie erbe a scopo curativo: il potere del Sole (ricordiamoci che l’universo ha un potere energetico incredibile e meraviglioso su tutto ciò che esiste sulla terra, esseri umani compresi… si pensi solo al potere della luna sulle maree) che giunge, in queste giornate immediatamente successive al Solstizio d’Estate, al suo culmine assoluto annuale simboleggiando anche la vittoria della Luce sulle Tenebre, fa sì che le erbe raccolte all’alba del 24 Giugno, bagnate da una rugiada carica di  forza positiva vengono considerate particolarmente efficaci (se non addirittura miracolose). Sia per allontanare gli spiriti malvagi, sia per diventare immuni a malanni e malattie, per poi essere utilizzate, una volta rimaste e ormai esauste, l’anno successivo nel rituale di grande purificazione del Fuoco di San Giovanni, acceso proprio con esse.

Le erbe raccolte in questa stagione sono soprattutto l’iperico (detta appunto erba di San Giovanni ed efficace per la pelle,le scottature, i reumatismi e le lesioni), la camomilla (tradizionalmente raccolta con la mano sinistra stando attenti che i fiori non tocchino mai terra),  l’artemisia, la lavanda, la mentuccia (rimedio propiziatorio per il matrimonio e la sessualità), la ruta, la felce, l’aglio e il nocino (bevanda delle streghe) che viene tradizionalmente preparato in questa notte per essere poi bevuto nella notte di San Lorenzo, il 10 Agosto.