Medicina olistica

Prevenzione, un percorso attraverso il riequilibrio psico-emozionale

L’equilibrio delle nostre emozioni è un argomento spesso sottovalutato quando si parla di prevenzione. Al contrario si tratta di un aspetto fondamentale in grado di fare la differenza tra una persona sana ed una a rischio di malattia. Ciò è comprensibile se consideriamo due aspetti fondamentali:

  • La PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia)
  • Il concetto di Inconscio

La PNEI è una branca relativamente recente della scienza che valuta le relazioni tra alcuni aspetti della biologia umana. Secondo questa visione la Psiche, il sistema Nervoso, Endocrino ed Immunitario sono tra loro strettamente correlati. In altre parole, una modificazione anche solo di una di queste funzioni, manifesta i suoi effetti su tutte le altre. I componenti della PNEI sono in realtà aspetti diversi di una stessa entità biologica che è l’Essere Umano. Questo reagisce a quello che gli accade attraverso l’attivazione dei suoi sistemi di adattamento.

Indipendentemente dalla situazione di vita con cui la persona è chiamata a confrontarsi, in caso di stress, sono stimolati tutti i sensi di adattamento che possiede. Questo avviene, in misura diversa, secondo la tipologia dell’evento stesso e la propria innata o acquisita capacità di risposta.

Ad esempio, una cattiva alimentazione tende a manifestare i suoi segni dapprima sul metabolismo, ma sappiamo come questo possa condurre ad un calo delle difese immunitarie con conseguente maggiore facilità a contrarre infezioni. Inoltre, si hanno modificazioni anche a carico dell’apparato neuro endocrino, con l’alterazione delle normali secrezioni ormonali che saranno all’origine di svariati sintomi. Da ultimo è di osservazione comune che se mangiamo quali/quantitativamente in modo scorretto si incorrerà in alterazioni dello stato emotivo a seconda del livello del danno biochimico. Nell’intestino, infatti, sono presenti moltissimi neurotrasmettitori, gli stessi che troviamo nel sistema nervoso centrale: una sorta di “secondo cervello”.

Porre attenzione però solo agli aspetti della PNEI, si rischia di fare un lavoro parziale. La vita di tutti i giorni ci sottopone a continui stress di carattere emozionale diversi per causa, entità e durata i quali nel tempo possono causare disagi psichici. Per tale ragione l’aspetto emotivo è particolarmente bersagliato, diventando la prima causa di problemi a carico degli altri sistemi biologici, ecco perchè è importante porre particolare attenzione al suo equilibrio funzionale, soprattutto in ambito di prevenzione.

In questo contesto si pone in primo piano l’inconscio. Ma cosa vuole dire? La psiche, oltre alla zona che possiamo chiamare di “consapevolezza”(ovvero ciò di cui siamo coscienti in un dato momento) accoglie il vasto territorio dell’inconscio (costituito da tutto quello di cui non siamo consapevoli, ovvero tutto ciò che si muove e agisce sotto la soglia di coscienza): se l’inconscio fosse paragonabile ad una casa, il livello conscio sarebbe paragonabile in proporzione allo stuoino di ingresso! Conscio ed inconscio sono aggettivi qualificativi che indicano ciò che è o non è, nel campo di consapevolezza in un dato momento. Tra questi due stati vi è una continua osmosi, un’entrata ed un’uscita di elementi da un serbatoio all’altro. L’inconscio si configura quindi come un grande serbatoio di materiale cui non è dato accesso diretto alla coscienza. Qui risiedono i nostri conflitti, le paure, le convinzioni, ma anche le nostre capacità e potenzialità trasformative. Quindi, per una conoscenza profonda di noi stessi non basta l’inventario degli elementi che formano la parte conscia, occorre un’opera di esplorazione delle varie regioni dell’inconscio.

Le esperienze di vita rimosse, bello o brutte che siano, tendono a riemergere a livello conscio ogni qual volta viviamo situazioni che, direttamente o indirettamente, vanno a richiamare specifiche emozioni provate in una determinata situazione. Se queste sono state adeguatamente elaborate non avvertiremo particolari problemi nella loro gestione; al contrario, saranno causa di determinati sintomi psichici e/o fisici.

L’inconscio quindi determina le nostre scelte e le nostre capacità di affrontare gli stress della vita. L’equilibrio emozionale ed una maggiore e più integrata conoscenza di noi stessi, sono in grado di porre delle solide basi per una migliore qualità di vita. Diviene necessario consapevolizzare ciò che abbiamo, ciò che siamo e ciò che siamo chiamati ad essere: questi sono i primi passi per realizzare una vera prevenzione delle malattie a tutti i livelli.

Dott.sa Elena Stegagno

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