Medicine integrate
La parola “olismo” viene dal greco holos e significa “tutto” . La medicina olistica, infatti si approccia alla malattia e al malato in maniera totalitaria, prendendo in considerazione tutto ciò che riguarda la persona e non solo a livello materiale ma anche psicologico e si pone l’obiettivo di rimettere in equilibrio tutte le funzioni. Lo stesso avviene per tutte quelle medicine dette tradizionali e che oggi sono ufficiali soltanto nell’emisfero orientale come ad esempio l’agopuntura cinese, l’antroposofia, l’omeopatia o la medicina ayurvedica…
Queste che in Estremo Oriente sono “pratiche mediche ufficiali”, in Italia vengono chiamate medicine “non convenzionali” o “alternative”, mentre nell’Europa del Nord vengono denominate “complementari”.
Soltanto da poco in Italia si comincia a capire quanto sia importante un confronto di culture anche in ambito medico, in quanto India, Cina e Giappone, dai quali molte di queste pratiche provengono, sono “tesoro culturale” dell’Europa. Per cui si comincia a dar spazio anche qui da noi a punti di vista e approcci terapeutici differenti, perchè l’importante è che tutto sia finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Proprio per questo oggi si parla ormai di “medicina integrata” piuttosto che di CAM (medicina complementare e alternativa), considerando il termine nella sua globalità (visione olistica della medicina).